Le foto del Mese - Anno 2024 - G.A.S. Astronomia Lecce - astronomia salento - eventi astronomici salento - eventi astronomici lecce - osservazioni salento - osservazioni lecce - astronomia nel salento

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La Foto del mese

La foto del Mese di Settembre 2024

Al centro della nebulosa Aquila (M16), visibile nella costellazione del Serpente, si staglia una gigantesca lumaca che divora una farfalla. In realtà sono colonne densissime di gas e polveri formatesi a causa del notevole vento stellare insistente nella regione H II, distante 7000 anni luce dalla Terra, che include i famosi "Pilastri della creazione".
I colori della foto riproducono la Hubble palette, studiata dalla NASA per alcune riprese del telescopio spaziale Hubble, che richiede  filtri speciali in banda stretta: Idrogeno (H alfa), Ossigeno (OIII) e Zolfo (SII). Questa combinazione permette di evidenziare meglio la presenza dei gas ionizzati S, H e O. Come conseguenza però le stelle sono magenta, falso colore che ho scelto di non virare per fedeltà alla palette.

Autore: Tommaso Massimo STELLA di Taranto.

La foto del Mese: Agosto 2024

Nebulosa “Wizard” (NGC7380 e BRC43)
L’ammasso aperto galattico NGC7380 visibile nella costellazione di Cefeo ed associato ad un importante nebulosità di emissione e a nubi molecolari oscure. L’ammasso stellare si trova a una distanza di circa 8.000 anni luce ed un’età di 4 milioni di anni caratterizzato da una struttura marreale. La stella binaria di tipo OI Delta Cephei,  di magnitudine 7,6, è un membro dell’ammasso in fase di spinta del materiale circostante e potrebbe aver innescato la la formazione stellare in corso nelle nubi molecolari vicine che ospitano giovani stelle formatesi nello stesso periodo e si muovono in maniera simile ma non sono abbastanza vicine o influenzate gravitazionalmente dell'ammasso stellare principale, il che significa che con il tempo potrebbero allontanarsi da esso.
La nebulosa è stata scoperta nel 1787 dall’astronoma Caroline Hershel e successivamente catalogata da Sharpless come S 142.Con una dimensione di circa 25 minuti d’arco e una ricchezza di contenuto stellare, la nebulosa è connessa alle stelle attive in formazione, come dimostra la sua relazione con la regione HII, con le stelle ad emissione di idrogeno e le nebulose dai bordi luminosi (Bright-rimmed clouds). La nebulosa si estende per circa 110 anni luce, facendolo apparire più grande dell’estensione angolare della Luna e contiene ancora i gas residui della nube da cui si sono originate le stelle dell’ammasso. Questi gas vengono riscaldati e ionizzati dalle stelle più massicce presenti, come la stella binaria Delta Cephei.
Gli archi visibili all’interno della nebulosa sopno probabilmente causati da fenomeni di bow shock e compressione dei gas, dovuti all’interazione tra il vento stellare delle stelle più calde e massicce con il gas circostante. Questi archi di emissione di idrogeno ionizzato evidenziano le regioni di gas più denso all’interno della nebulosa.
L’abbondante presenza di idrogeno ionizzato è responsabile del colore rosso della nebulosa. Oltre all’idrogeno, la nebulosa contiene anche altgri elementi come l’ossigeno III (blu/verde in foto) e zolfo II (in giallo nella foto).
Visivamente, il gioco di stelle, gas e polveri ha creato una forma che ad alcuni appare come un immaginario stregone medievale.

Strumentazione:
Astrograph SkyWatcher 150P quattro reduced to 520mm
SkyWatcher EQ6R Pro mount
Camera ZWO ASI 294MC Pro
Guide ZWO ASI 120 mm mini
ZWO Asiair Plus

8 ore e trenta minuti di acquisizione calibrando i seguenti frames. s:

24 dark frames at 300 seconds, gain 300, taken at -5°C
11 dark flats at 2.7 seconds, gain 300, taken at -5°C
11 dark flats at 2.8 seconds, gain 300, taken at -5°C
25 flat frames at 2.7 seconds, gain 300, taken at -5°C
25 flat frames at 2.8 seconds, gain 300, taken at -5°C

Autore: Amoruso Nicola di Bari.

La foto del Mese -Luglio 2024

Sh 2-129. Chiamata anche, (con riferimenti legati alla pariedolia), nebulosa calamaro. Si individua sul bordo meridionale della costellazione Cefeo, a nordovest del grande complesso nebuloso di IC 1396, sebbene fisicamente si trovi a grande distanza da esso.La sua distanza è stata stimata attorno ai 400 parsec (1300 anni luce) e ricade così a breve distanza dal bordo della Cintura di Gould. I dintorni di questa nebulosa sono particolarmente ricchi di nubi molecolari, primo fra tutti il grande sistema nebuloso oscuro responsabile dell’occultamento di buona parte della Via Lattea in direzione di Cefeo; numerose altre nubi molecolari minori, in gran parte censite in uno studio del 1994, si estendono in particolare verso ovest, gran parte delle quali possiedono una massa che solo raramente supera le 30-40 M⊙. Fa eccezione la nube [DBY94] 97, che possiede una massa di ben 2440 M⊙. La sorgente di radiazione infrarossa IRAS 21168+5948[5] viene indicata come coincidente con la regione con emissioni CO[2] di medesime coordinate nel Catalogo Avedisova delle regioni di formazione stellare.
Foto eseguita in due tempi:
Sharpstar 553/107; QHY 294 monocromatica
In HOO; integrazione 21 ore. Per riprendere i dettagli del nucleo centrale.
Quintupletto Omegon 280/72; QHY 294 monocromatica; integrazione 12 ore
In HOO, per riprendere in grande campo. Elaborazione HOO IN PIXINSIGHT.
Allineamento e composizione in Photoshop

Autore_ Marcello Martena di Lecce

La foto del Mese - Giugno 2024

La Nebulosa Anello (M57) è una planetaria (che nulla ha a che fare con i pianeti) osservabile con un telescopio nella costellazione della Lira, non molto distante dalla luminosissima Vega.
I colori della foto evidenziano i gas espulsi dalla nana bianca visibile al centro della nebulosa.
La distanza dal nostro sistema solare è di circa 2300 anni luce.
Terzo test del telescopio Omegon Pro Classical Cassegrain da 8" ridotto a 1830mm.
M57 è molto piccola e ha messo a dura prova tutto il sistema di ripresa e la pazienza per processarla (necessariamente in HDR). Credo di aver raggiunto il limite dell'ottica sotto un cielo che difficilmente permette un campionamento minore di 1 arcsec.
Technical details
2024.06.05-06 - Stigliano (MT-Italy), SQM 21.2
Telescope Omegon CC Pro 203/2436 @ 1827mm, Mount SW AZEQ6-GT
Camera1: Mono QHY 294m pro, Camera2: RGB ZWO ASI2600mc Pro
Lights: RGB 480x15s + 67x120s, 50x180s OIII 3nm, 47x180s Ha 3nm
Filters: Optolong Astronomy Filter OIII + Ha 3nm
Total Integration: 9h
Autore: Tommaso Massimo Stella

La foto del Mese: Maggio 2024

PK 339+88.1 LoTR 5 NEBULOSA PLANETARIA
PK 339+88.1 LoTr 5 è una grande e debole nebulosa planetaria nella costellazione della Chioma di Berenice . Nel 2018, la sua parallasse è stata misurata da Gaia , fornendo una distanza di circa 1.650 anni luce, LoTr 5 è una delle nebulose planetarie più grandi conosciute, con un raggio di 1,8 anni luce, emette luce principalmente ad una lunghezza d'onda di 500,7 nm, corrispondente a una linea dell'ossigeno doppiamente ionizzato. LoTr 5 non è sferica, ma è invece una nebulosa bipolare . Si sa che esistono molte nebulose bipolari e non sferiche, ma i processi che fanno sì che le nebulose planetarie assumano la loro forma non sono chiari e sono stati oggetto di molti dibattiti. Tuttavia, l'"ipotesi binaria" presuppone che le stelle binarie abbiano maggiori probabilità di produrre nebulose non sferiche. Per LoTr 5, il sistema binario probabilmente ha avuto un ruolo nel modellare la nebulosa. Light 195 da 120 e 180 secondi tot. 7 ore e 6 minuti filtro Optolong Astronomy Filter  L-Ultimate 2" , software di acquisizione N.I.N.A. stacking DSS elab. GraXpert + Photoshop.
Ripresa del 29 Aprile e 4 Maggio 2024
Autore: Benzina Carmelo di Sannicola (LE)

La Foto del Mese - Aprile 2024

IC 447 in Monoceros

IC 447 è una nebulosa a riflessione, che brilla di blu grazie alla luce delle stelle che si riflettono sul suo gas e sulla sua polvere. Conosciuta anche come nebulosa di Dreyer (in onore di chi l'ha catalogata) si pensa che faccia parte della stessa nube di gas e polvere che racchiude le nebulose Cono e Pelliccia di Volpe . IC 447 e' in buona compagnia , in alto c'e' la IC 446 mentre alla sua sinistra ci sono le piccole NGC 2247 e 2245 , altre e affascinanti nebulose a riflessione nidi di giovani e caldissime stelle.
Ho ripreso questo splendido campo cosmico Sabato 3 Febbraio in compagnia degli amici del G.A.S. GRUPPO ASTROFILI DEL SALENTO presso il Palazzo S. Spirito in localita' Stigliano (MT) , l'acquisizione e' stata effettuata con filtri a banda larga , L per la luminanza e in bin2 i canali colore RGB rispettivamente , infine segnale a banda stretta HA (idrogeno) dal mio osservatorio di casa Lunedi 5 . per una composizione in LRGB + HA .

Dati tecnici e strumenti
light : L : 110x180s bin1 , RGB : 40x180s. bin2 , HA : 80x180s. bin1
acquisizione dati : Asi Air Plus
telescopio : Skywatcher 80ED con riduttore/spianatore 0.85x
camera principale : Asi 2600 MM pro
guida : Oag-L + Asi 290 MM mini
ruota filtri : Efw 7x2
focheggiatore : Eaf 5v
montatura : Skywatcher EQ6R-pro
elaborazione : Dss , PixInsight e Photoshop
Bortle 4, sqm 21.40 Stigliano
Bortle 6, sqm 19.30 mio osservatorio

Autore: Davide Nardulli di Casamassima (BA)

La foto del Mese - Marzo 2024

La Nebulosa Spaghetti
Nota anche come Sh2-240 o Simeis 147 è un celebre resto di supernova visibile nella costellazione del Toro, al confine con l'Auriga.
La nebulosa si presenta sotto forma di delicatissimi filamenti, più densi nel lato sud-orientale e molto più rarefatta in quello occidentale; sono stati creati da un'antica supernova esplosa a circa 4800 anni luce dal Sole, sul Braccio di Perseo. Se le misure di distanza sono corrette, l'oggetto avrebbe una dimensione reale di ben 160 anni luce. La supernova sarebbe esplosa circa 40.000 anni fa, lasciando verso l'angolo meridionale dell'oggetto una pulsar; la stella che ha originato quest'oggetto probabilmente era un membro dell'associazione Auriga OB1 ed era quindi legata all'ammasso aperto M36, dal quale sarebbe sfuggito prima di terminare il suo ciclo vitale.
Quest'oggetto costituisce una vera sfida per gli astrofili: essendo una delle nebulose più deboli del cielo, in un piccolo telescopio non si vede affatto, mentre può iniziare ad intravedersi qualche sua parte in uno strumento di diametro molto grande. Le foto a lunga posa o il CCD possono invece rivelare quasi tutte le sue caratteristiche. La sua posizione in cielo è invece molto facile da individuare, trovandosi infatti circa quattro gradi a sud-est della stella β Tauri, o anche cinque gradi a nord della ζ Tauri.
Light 275 x 300” filter: Optolong Astronomy Filter L-Ultimate
Camera: Asi 294 mc pro
Telescope: Samyang Lens Global 135 mm
Guide camera: Asi 120 mini
Guide scope: 60 - 320 mm
Mount: Skywatcher Eq 6-r Pro
Acquisition: Asiair Plus
Software: DSS - Pixinsight – Photoshop
Shots: 12/01/2024 Otranto (LE) ITALY
31/01/2024 Porto Cesario(LE) ITALY
02-03-05/02/2024 Manduria (TA) ITALY
SQM: 20,40
Autore: Giacomo Prò di Torricella (TA)

La foto del Mese - Febbraio 2024

SH2-308 Dolphine head nebula

Dopo anni di tentativi sono finalmente riuscito a fotografare la nebulosa Testa di Delfino.
Con il numero di catalogo SH2-308, è individuabile a sud di Sirio nella costellazione del Cane Maggiore quindi bassa alle nostre latitudini. E' stata generata circa 70000 anni fa dalle espulsioni di materia di una stella Wolf-Rayet (EZ Canis Majoris), si estende per 60 anni luce e ne dista circa 4500.
La foto ha richiesto 6 ore di riprese per l'Ossigeno (Stigliano-MT) e 6 ore per l'Idrogeno (Maruggio-TA).
Dedico questa foto alla mia bellissima ma martoriata città Taranto che ha come simbolo proprio il delfino.
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Technical data
Sky: OIII Stigliano (MT) SQM 21.2, Ha Valle degli Ulivi (TA) SQM 20.5
Lights: 75x300s Ha + 73x300s OIII
Setup: TS APO triplet 102/714@564mm, QHY 294 Pro mono, AZEQ6 GT, Optolong Ha/OIII 3nm

La Foto del mese di Gennaio 2024

IC443 o meglio conosciuta come nebulosa medusa, è un resto di supernova situato nella costellazione dei Gemelli, distante dalla Terra circa 5000 anni luce e con una estensione di circa 70 anni luce.  L’esplosione della stella progenitrice si ritiene possa essere avvenuta tra 3.000 e 30.000 anni fa. Questo resto di supernova ha una morfologia complessa, la cui struttura principale è costituita da due gusci di forma quasi circolare e dimensione diversa.
Dati di scatto:            
Light: 115x300" @ gain13 T -10°c
Dark: 20 Flat: 25
Filtro: Optolong l-ultimate
Telescopio: Tecnosky 90/560 owl ridotto a 432mm @ f/4.8
Montatura: Skywatcher AZ-EQ6 GT
Camera di ripresa: Qhy 168c
Post processing: Photoshop - Pixinsight
Luogo e data di ripresa: Palazzo Santo Spirito - Stigliano (MT)  SQM 21.1 - 13/01/2024

Autore: Marco Gentile di San Giorgio Ionico (TA)

 
 
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