Marzo 2021 - G.A.S. Astronomia Lecce - astronomia salento - eventi astronomici salento - eventi astronomici lecce - osservazioni salento - osservazioni lecce - astronomia nel salento

Cerca nel sito
Vai ai contenuti

Menu principale:

Il cielo del Mese

In prima serata, durante il mese di Marzo, il cielo sarà ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali, rispetto al mese di febbraio le
troveremo però spostate verso sud-ovest, mentre nelle prime ore della notte nel cielo orientale, ad Est, faranno la loro apparizione le
grandi costellazioni zodiacali del Leone e della Vergine. Percorrendo lo zodiaco troveremo la piccola e debole costellazione del Cancro a
separare i Gemelli dal Leone. A dominare il cielo in prima serata sarà sempre l’inconfondibile costellazione del gigante Orione, con le
tre stelle della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse(rossa) e Rigel(azzurra) seguito a ruota dai
fedelissimi Cane Maggiore ove risplende Sirio, la stella più luminosa del cielo, e il Cane Minore con Procione e Gomeissa nella perenne
caccia alla preda Lepre.
Nella stessa zona di cielo troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell’Auriga con la brillante Capella,
i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce.
Il cielo meridionale, al di sotto della fascia zodiacale, sarà invece povero di stelle brillanti, ma con l’aiuto di una mappa stellare, potremo
riconoscere le costellazioni dell’Unicorno, dell’Idra, con la più brillante stella in quella zona Alphard, che circonda due piccole costellazioni
il Cratere e il Corvo visibili appena sotto la  Vergine.
L’Orsa Maggiore sarà il nostro riferimento per il cielo settentrionale, tracciando una linea immaginaria, lunga cinque volte la distanza fra
Merak e Dubhe e prolungandola verso sinistra,  troveremo la Stella Polare nell’Orsa Minore.
A Nord-Ovest troveremo Cassiopea con la sua caratteristica forma a “W” che in questo periodo si è trasformata ad una “M” in realtà,
La bella costellazione del Perseo che si potrae verso il Toro ed infine, a Nord’Est sotto l’Orsa Maggiore e a sinistra della Vergine, potremo
ammirare la costellazione del “Bovaro” (Bootes) dalla caratteristica forma ad “aquilone” dove splenderà la brillante stella arancione Arturo.

La costellazione del Mese: il Leone

 

Durante le notti del mese di Marzo, alzando gli occhi al cielo salta subito all’occhio un asterismo dalla caratteristica
forma che richiama la figura di un leone accovacciato.
Il Leone è una grande costellazione zodiacale dell'emisfero nord, individuabile con facilità nei mesi fra dicembre e
giugno; nell'emisfero boreale, il suo sorgere ad est dopo il tramonto indica il prossimo arrivo della primavera.
Le sue stelle principali formano un grande trapezio, al quale è connesso un famoso asterismo, noto come La Falce,
composto da Regolo, η Leonis e Algieba, assieme alle stelle più deboli Adhafera(ζ Leonis), Ras Elased Borealis
(μ Leonis) e Ras Elased Australis (ε Leonis).
La coda è segnata dalla stella Beta del Leone, chiamata Denebola dall'arabo «la coda di leone».
Gamma del Leone ha nome Algieba, che in arabo vuol dire «la fronte»; Gamma del Leone è una famosa stella doppia,
composta da un paio di stelle giganti gialle divisibili se osservate con un telescopio anche di piccola portata. Delta
del Leone si chiama Zosma dalla parola greca «guaina» o «perizoma», nome erroneamente applicato a questa
stella durante il Rinascimento.
Anticamente la costellazione era più estesa: la parte della testa comprendeva la parte settentrionale del Cancro e
della Lince, mentre la parte terminale della coda era rappresentata dalla famosa chioma di stelle che ora fa parte
della costellazione della Chioma di Berenice.
La stella principale è Regolo, una stella azzurra di prima grandezza, l'unica così luminosa a trovarsi ad appena 0,5°
dall'eclittica; frequentemente la si può osservare in congiunzione con dei pianeti,  ed è frequentemente occultata
dalla Luna.
Assieme a Aldebaran, Antares e Fomalhaut forma il quartetto di stelle note in antichità come "le stelle regali",
infatti Regolo sta a significare “il piccolo re”.
La costellazione presenta un gran numero di stelle doppie, la più importante di esse è Algieba, è una stella di
seconda grandezza, nonché componente di un sistema multiplo, ad occhio nudo è facilmente distinguibile una
stella biancastra di quarta magnitudine posta alcuni primi a sud della primaria. In realtà le due stelle sono poste
a distanze diverse e non formano dunque una coppia fisica. Con un telescopio potente è però possibile notare
che anche la stessa primaria è composta da due stelle arancioni molto vicine fra di loro, di seconda e terza
grandezza.
È una costellazione nella quale sono visibili numerose galassie, famoso il “tripletto del Leone,  chiamato anche
Gruppo M66, composto da tre galassie:  M66 appunto, M65 e la galassia Sandwich NGC3628,  un gruppo di galassie
relativamente vicino a noi , circa 35 milioni di anni luce, molto simile al nostro Gruppo Locale, un alone di idrogeno
collega le tre galassie come esito di un incontro ravvicinato avvenuto circa 800 milioni di anni fa.

 

Eracle combatte contro il leone di Nemea, lekythos attico su sfondo bianco, del pittore del Diosfo,
circa 500-475 a.C. Parigi, Musée du Louvre.

Mitologiia del Leone

Eratostene e Igino sostengono che il leone fu posto in cielo perché è il re degli animali.
In termini mitologici, si ritiene sia il leone nemeo, sconfitto da Ercole nella prima delle sue dodici fatiche.
Nemea è una città da qualche parte a sud est di Corinto. Colà il leone viveva in una caverna con due aperture dalla quale usciva
per uccidere gli abitanti del luogo, che diminuivano a vista d'occhio. Il fortissimo e ferocissimo leone era un vero flagello,
perché sterminava greggi e sbranava uomini. Era una bestia invulnerabile di incerti natali; correvano voci che fosse stato generato
dal cane Ortro, ma anche che fosse figlio del mostro Tifone e persino che i suoi genitori erano Zeus, il re degli dei, e Selene,
la dea della Luna. Aveva la pelle a prova di qualsiasi arma, perché il suo mantello era assolutamente indistruttibile e ciò lo rendeva
invulnerabile, come scoprì Ercole quando lo colpì con tre frecce e queste si limitarono a rimbalzare, e quando la spada si piegò come
di stagno e quando la clava si spezzò colpendo il felino.
Ercole fu sorpreso dalla bestia mentre viaggiava nei boschi. Il leone gli ruppe l'armatura con i fendenti degli artigli. L'eroe riuscì a
bloccare uno degli ingressi della tana della bestia e ad entrare nell'altro. Nel terribile duello corpo a corpo, il leone strappò un dito
a Ercole, ma alla fine l'eroe afferrò la belva per la testa e la folta criniera, e il leone, a poco a poco, si accasciò per terra sconfitto.
Ercole se lo caricò in spalla in segno di trionfo e lo portò a Micene, per dimostrare la vittoria.
In seguito Eracle scuoiò il leone ed utilizzò per se stesso la pelliccia, ottenendo una difesa invincibile contro i nuovi pericoli che avrebbe affrontato.

Il leone Nemeo fu posto da Zeus tra i segni dello zodiaco, dove formò la costellazione del leone.

Igino aggiunge che già a quei tempi si pensava che il leone fosse il re degli animali a che per questo motivo sia stato messo tra le stelle.

 

Le foto del mese

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu