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La foto del Mese -
Dista 4800 anni luce dal nostro sistema solare ed è molto debole, per catturare i fotoni che arrivano dai suoi filamenti è stata necessaria un'esposizione di circa 30 ore in tre anni (2021, 2022 e 2023) con due camere astronomiche differenti ed un filtro interferenziale molto stretto (3nm).
Terminata il 23-
Sky: SQM 20,50
Lights: 71x900s (QHY168C) + 54x900s (OmegonVeTEC571C) 31.25 total hours of integration
Telescope: Takahashi FS-
Camera: QHY 168C + Omegon veTEC571C
Filters: Optolong L-
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC
Autore: Tommaso Massimo Stella di Taranto
La foto del Mese -
Il primo Febbraio 2023 raggiungerà la minima distanza da noi e si suppone che sia visibile a occhio nudo ma attualmente per osservarla è richiesto almeno un binocolo di buona qualità.
Nella mia foto si vedono coda e anticoda di polveri (grigio/giallo pallido) per un effetto prospettico. La coda forma un grande ventaglio e se ci troviamo sul suo stesso piano, la vediamo ad entrambi i lati della chioma (la zona verde). Si notano molto bene anche altre due strisce lunghissime (la foto copre 3,6°) che fanno parte della coda ionica composta da molecole ionizzate.
Fotografare le comete è un lavoro complesso perchè si spostano a velocità diversa da quella siderale per cui la compensazione del moto terrestre non è efficace. Si utilizzano quindi tecniche di elaborazione avanzate che permettono di "congelare" la posizione in un punto dello spazio.
Le riprese sono state effettuate il 24-
Lights: 63x180s
Sky: SQM 20,60
Total exposure: 3 h
Telescope: Takahashi FS-
Camera: Omegon veTEC 571C
Filters: Optolong Astronomy Filter LCCD
Mount: Skywatcher AZ-
Processing: DeepSkyStacker, PixInsight, Photoshop CC